Vice Capo Ispettorato
Monica Sarti
CURRICULUM VITAE
Magistrato di VII valutazione di professionalità
Laureata in giurisprudenza nel 1988 con valutazione finale di 110/100 e lode.
Ha superato l'esame di avvocato.
È stata nominata magistrato con D.M. 23.6.1993.
Ha svolto le seguenti funzioni:
dall'ottobre del 1994 al novembre del 2001: Giudice presso il Tribunale penale di Brescia
dal novembre del 2001 all'ottobre del 2011: Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Verona
dal novembre del 2011 al luglio del 2019: Giudice del dibattimento penale presso il Tribunale di Verona
dal luglio 2019 al dicembre 2022: Ispettore Generale presso il Ministero della Giustizia
dal 29 dicembre 2022: Vice Capo dell’Ispettorato Generale presso il Ministero della Giustizia
Incarichi istituzionali, attività scientifica e di aggiornamento
05/2020-09/2022: nominata Consulente a tempo parziale presso la Commissione parlamentare d’inchiesta sui fatti accaduti presso la comunità “Il Forteto”;
06/2016-12/2017: nominata Componente della Commissione esaminatrice per il concorso di magistratura indetto con D.M. 22.10.015;
05/2014; nominata Presidente del Tribunale dei Ministri di Venezia;
2010/2011: nominata componente della Commissione per gli esami di abilitazione alla professione di avvocato presso la Corte d’Appello di Venezia;
04/2003: nominata Consulente Giuridico dall’On.le Consiglio dei XII della Repubblica di San Marino, precedentemente all’istituzione del Collegio Garante, per lo svolgimento di un parere per conto del Tribunale Commissariale che ha comportato lo studio delle problematiche attinenti alla ricusazione dei Giudici;
2000/2001: nominata Consulente a tempo parziale nella Commissione Parlamentare d’inchiesta sul fenomeno della mafia e delle associazioni criminali similari, in particolare sul contrabbando.
Ha collaborato con il Quotidiano “Italia Oggi”, curando la pubblicazione di articoli per il settore della giustizia amministrativa.
Ha tenuto conferenze su invito di associazioni ed enti vari con particolare attenzione rivolta alle tematiche della violenza sessuale, della “tratta delle donne” e dello sfruttamento della prostituzione.
È stata autore di alcune pubblicazioni giuridiche di diritto penale (testo di diritto penale- a cura di Ugo di Benedetto -edizione Maggioli- parte relativa alla violenza sessuale) e di diritto amministrativo (testo di diritto amministrativo - a cura di Ugo di Benedetto - edizione Maggioli – parte sul pubblico impiego).
Ha partecipato a numerosi corsi di aggiornamento tra i quali: I reati contro la libertà sessuale (ottobre 1996), La prova nel dibattimento e La Cassazione tra legittimità e merito (rispettivamente giugno e ottobre 1997); Giudice penale e pubblica amministrazione (marzo 1998); La condotta susseguente al reato rilevanza sostanziale e riflessi processuali (giugno 1998); Strategie di contrasto alla criminalità organizzata e prospettive di integrazione in ambito europeo (ottobre 1999); Il procedimento di riesame e le impugnazioni cautelari (febbraio 1999); La tutela penale della persona (febbraio 2000); Lavoro e giustizia penale (febbraio 2001); Diritto penale “minore” e processo (giugno 2002); Il principio di intangibilità del giudicato penale (aprile 2003); L’analisi economica del diritto (giugno 2004); Terrorismo e legislazione penale (aprile 2005); Cooperazione tra Olaf e autorità giudiziarie nazionali, utilizzabilità degli atti di indagine e salvaguardia delle garanzie processuali (novembre 2006); Violenze e molestie sessuali sul posto di lavoro (maggio 2007); Innovazioni tecnologiche criminalità informatica e prova tecnico-scientifica (maggio 2008); Le nuove frontiere della comunicazione e la criminalità informatica. La diffusione telematica di materiale pedo-pornografico (aprile 2009); Corso di informatica giuridica (maggio 2010-aggiornamento decentrato); Corso di inglese giuridico e-learning (2012); Il diritto penale del web (maggio 2013); La dialettica dibattimentale, confronto a più voci (Giugno 2014); Lo straniero innanzi al Giudice (luglio 2015); I delitti sul web (Giugno 2015); Lo straniero davanti al Giudice (giugno 2016); Lo spazio e il tempo della pena. Il processo di responsabilizzazione del detenuto e il ruolo del magistrato di sorveglianza nei percorsi rieducativi (settembre 2017); Il contraddittorio: metodo o valore del giusto processo (giugno 2018).
Ha, altresì, partecipato al corso di preparazione all’esercizio delle funzioni di dirigente degli uffici giudiziari (aprile 2019), al corso Fair Trial - lingua inglese - (giugno 2019) e al corso sul processo penale telematico (aprile 2022).
Ha partecipato, nell’ambito della formazione internazionale, all’Exchange programme (EJTN settembre 2018) tenutosi in Olanda svolgendo attività nell’ambito dei vari Tribunali civili e penali (ad Utrech, Den Hague e Rotterdam) con scambio di informazioni, con i colleghi provenienti da vari Paesi europei, sui differenti sistemi giuridici.
Fa parte del Gruppo Internazionale costituito all'interno dell'Ispettorato Generale e in virtù di tale qualifica ha partecipato ai lavori della Associazione di diritto belga - Rèseau Europèen des Services d’Inspection de la Justice – RESIJ (francese) e European Network of Judicial Inspection Services -ENJIS (Inglese) -, della quale fanno parte Belgio, Francia, Italia, Portogallo, Romania, Spagna, Bulgaria, nonché l’Albania in qualità di “osservatore”.
In particolare, ha collaborato: alla "Missione di valutazione della cooperazione giudiziaria europea in materia civile per la protezione degli adulti vulnerabili", il cui rapporto finale è stato presentato alla Commissione europea nel maggio 2022; al gruppo di lavoro che ha in corso la redazione di un documento che presenti i punti in comune e le differenze tra i diversi servizi ispettivi membri di RESIJ e che fornisca una griglia di lettura comune dello status, dell'organizzazione, delle prerogative e delle missioni di ciascun servizio ispettivo nazionale.
Dettaglio dell’esperienza lavorativa maturata
Nel corso della propria attività professionale come Giudice, oltre ad avere svolto funzioni come Giudice monocratico e collegiale è stata componente del Tribunale del Riesame ed ha presieduto stabilmente un Collegio penale del Tribunale di Verona, occupandosi di numerosi procedimenti, anche di rilievo nazionale, in particolare riguardante associazioni per delinquere, reati societari, fiscali e di criminalità economica in generale oltre che in materia di violenza sessuale, sfruttamento della prostituzione, corruzione, concussione, peculato, droga, omicidio, redigendo sentenze di particolare complessità sia collegiali che monocratiche oltre che ordinanze di custodia cautelare.
Lo svolgimento di attività come Presidente di un collegio penale con trattazione di processi anche particolarmente complessi e l’attività come GIP/GUP hanno consentito di acquisire particolari capacità organizzative nella gestione e coordinamento dell’attività con colleghi e collaboratori, capacità che si sono sviluppate con lo svolgimento di ulteriori incarichi.
Inoltre, come Presidente del Tribunale dei Ministri, oltre ad avere predisposto numerosi provvedimenti nel corso delle indagini, all’esito la sottoscritta ha redatto il provvedimento di chiusura e trasmissione degli atti per il vaglio dibattimentale e a ciò è giunta dopo avere operato il coordinamento dell’attività di numerosi agenti della GdF per lo svolgimento dell’ indagine, quella dei colleghi che componevano il Collegio e dei collaboratori di segreteria ai quali erano demandate le competenti attività. Inoltre, i tempi ristretti in cui il Tribunale dei Ministri è tenuto ad operare, pure a fronte di complesse attività, ha imposto un’organizzazione volta alla massima efficienza per l’ottenimento del risultato richiesto che ha trovato puntuale conferma nei successivi riscontri operati in sede dibattimentale.
In qualità di magistrato Ispettore Generale, ha svolto numerose ispezioni, di cui molte come capo équipe, ed ha condotto, sempre in qualità di Capo équipe, un’inchiesta presso il TRIBUNALE e PROCURA della Repubblica di Padova. Nell’ambito dell’attività svolta presso l’Ispettorato Generale ha svolto incarichi di ispezione anche agli Organismi di mediazione civile ai sensi dell'art. 3 d.m. 18 ottobre 2010 n. 180, come modificato dall'art. 1 comma 1° lett. b) d. m. del 6.7.2011 n. 145.
È componente del Nucleo di lavoro “Diritto internazionale” e coordinatrice del tavolo di lavoro “Linee guida per gli ispettori sul nuovo modello ispettivo” istituiti presso l’Ispettorato Generale.
Conoscenze linguistiche e di sistemi informatici
Ha buona conoscenza della lingua inglese.
Utilizzatrice evoluta dei principali pacchetti applicativi in ambiente Windows e di numerosi applicativi specifici in uso nel Ministero della Giustizia (piattaforme SharePoint e Teams).
Capacità e competenze relazionali e organizzative
Capacità organizzative di grado elevato, sviluppate in ambiente lavorativo giudiziario e ulteriormente affinate con l’esperienza maturata presso l’Ispettorato Generale.
In particolare, lo svolgimento di attività come Presidente di un collegio penale con trattazione di processi anche particolarmente complessi e l’attività come GIP/GUP hanno consentito di acquisire particolari capacità organizzative nella gestione e coordinamento dell’attività con colleghi e collaboratori, capacità che si sono sviluppate con lo svolgimento di ulteriori incarichi, come quello di Presidente del Tribunale dei Ministri, per il quale si è reso necessario operato il coordinamento dell’attività di numerosi agenti della GdF per lo svolgimento dell’indagine, quella dei colleghi che componevano il Collegio e dei collaboratori di segreteria ai quali erano demandate le competenti attività. Le capacità organizzative suddette sono state ulteriormente affinate presso l’Ispettorato Generale. Invero, l’attività svolta come magistrato Capo équipe nell’ambito delle verifiche ispettive ha richiesto particolari attitudini di direzione e gestione delle risorse, poiché, nel complesso lavoro di équipe, occorre armonizzare professionalità diverse, amministrare risorse limitate, mantenere costantemente un livello di professionalità tale da consentire la risoluzione autorevole delle questioni pratiche e giuridiche che vengono portate alla attenzione degli ispettori, spesso appartenenti a saperi diversi da quelli esclusivi della giurisdizione. Tutto ciò dipende in larghissima misura dalle capacità di chi guida o coordina l’operato del gruppo, assumendosene la responsabilità. Per le stesse ragioni, sono richieste elevate capacità di tipo relazionale e di comunicazione, per il rapporto con gli Uffici.